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La casa famiglia dell’Associazione “Il Bucaneve”: 10 anni di sostegno concreto alle famiglie dei bimbi ricoverati al Policlinico di Messina

Un crescendo di emozioni e sentimenti veri. È quello emerso ieri in modo netto e palpabile in occasione della festa per i dieci anni dalla nascita della Casa Famiglia dell’Associazione Il Bucaneve.

Un sogno diventato realtà, come lo ha definito nel 2014 colei che più ha contribuito a far sì che potesse realizzarsi la Prof.ssa Carla Fortino, Fondatrice del Bucaneve, già Presidente, ma soprattutto nonna di Sara: la bimba di allora, oggi giovane donna, per la quale tutto fu creato. Ed è stata proprio la sua mamma Letizia Puglisi, eletta ieri dal Direttivo nuova Presidente dell’Associazione, a raccontare quel vissuto così articolato: una gravidanza regolare e dopo poco tempo una diagnosi infausta per la quale si è reso necessario un ricovero in terapia intensiva neonatale e subito dopo un trasferimento al Bambin Gesù. “Roma – ha sottolineato Letizia – è una città bellissima se ci vai in vacanza, ma quando hai una bimba ricoverata e devi trovare un posto dove dormire può essere terribile. Abbiamo lottato in questi anni affinché altre famiglie non dovessero subire quello che abbiamo vissuto noi”.

La Casa di Accoglienza, presente all’interno del Padiglione NI, ha quattro mini appartamenti dotati di tutto per i papà e le mamme che provengono da luoghi lontani e che in questo modo possono stare vicino ai propri figli tutto il giorno, con la possibilità in qualsiasi momento di riposare, fare una doccia, mangiare qualcosa. Perché – come testimoniato da una mamma in un vocale ascoltato durante l’incontro – quando sei in un momento difficile hai anche bisogno di solitudine e di mangiare un boccone senza che nessuno ti veda.

Maria Teresa Taviano, Presidente uscente dell’Associazione, in questi anni ha seguito da vicino la casa di accoglienza, provvedendo con le volontarie a tutte le necessità dei genitori e in tale occasione ha raccontato il percorso che le ha condotte a raggiungere questi risultati.

Una gratitudine – quella verso Il Bucaneve – che ieri in tanti hanno manifestato, a cominciare dalle famiglie che anche in questi giorni vivono all’interno degli appartamenti. Un papà, proveniente da Agrigento, ha descritto cosa voglia dire poter contare su una struttura così vicina al reparto in cui è ricoverata tua figlia, specie se devi restarci molto tempo.

Per la mia esperienza di Medico – ha evidenziato anche la Rettrice Prof.ssa Giovanna Spatari – conosco i sentimenti di molte famiglie che lontane da casa sono costrette a stare vicino ai propri cari e affrontano condizioni di criticità e posso ancor di più immaginare quanto possa essere pesante nel caso dei bambini. Grazie all’Associazione “Il Bucaneve” per quanto fatto in questi anni perché ha un valore inestimabile”.

Se dovessi definire Il Bucaneve – ha detto il Direttore Amministrativo dell’AOU Dott.ssa Elvira Amata – non potrei che concepirlo come un atto d’amore: un atto d’amore nei confronti delle famiglie nei momenti di disagio e in qualità di Direttore Amministrativo sono felice che questa Azienda possa vantare la presenza di questa Associazione a cui mi sono sempre sentita vicina. Prima di essere direttore amministrativo, sono mamma, figlia, moglie e comprendo a pieno quanto possa essere prezioso poter avere un aiuto concreto nei momenti di difficoltà. L’Amministrazione sarà sempre pronta a sostenere le loro iniziative, anche nell’ottica di una crescita e di un potenziamento con attività che possano avere un richiamo per la città e favorire una sempre più capillare umanizzazione delle cure”.

Una festa, quella per il Bucaneve, a cui sono intervenuti anche il vescovo ausiliare Monsignor Cesare Di Pietro, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Messina Alessandra Calafiore, la Direttrice dell’UOC di Patologia e terapia intensiva neonatale Prof.ssa Eloisa Gitto e il Direttore del Dipartimento Materno Infantile Prof. Carmelo Romeo.

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