“CHE FILM HAI FATTO?” Ovvero, cosa hai fatto nella vita per permetterti di dire, dare opinioni ed esprimere giudizi? Questa accattivante espressione dialettale sembra l’antesignana dell’imprescindibile curriculum vitae, certificatore di qualità e competenze. Che meraviglia i detti popolari, quattro parole per inchiodare alle responsabilità! Partiamo dalla saggezza popolare per condividere una preoccupazione che ha accompagnato i miei ultimi anni di carriera e che adesso da osservatore esterno alla scuola riesco a definire meglio. Alunni e famiglie si ponevano con un piglio a me inusuale, gli alunni non per ascoltare le mie lezioni, ma a contrattare percorsi più inerenti alle loro idee. Cercando conforto dalle famiglie la situazione si acuiva, i mei 45 anni di vita vissuta tra i banchi di scuola svanivano davanti ad autorevolissime teorie lette su GOOGLE o ascoltate nei talk e sui social, approfondite e amplificate dalle chat, la cassazione! Devo dire che sempre più spesso mi sono trovato costretto a ricorrere all’aforisma “ma che film hai fatto”, *nella sua accezione più pura ed efficace, quella dialettale “chi film facisti?” per portare alla ragione tutti! Devo riconoscere anche con grandi successi. La scuola facciamola fare agli insegnanti in sinergia con tutti e nel rispetto dei ruoli! Attenzione il problema non è solo della scuola, la competenza si sta mettendo in discussione in tutti i settori professionali, di questo passo che fine faranno studio, esperienza, aggiornamenti, sacrifici?
MA CHE FILM STIAMO FACENDO?