Il leader di Sud chiama Nord, questa mattina a Messina nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, ha fatto il punto sul progetto politico che il partito sta portando avanti sia a livello nazionale che regionale.
All’incontro hanno partecipato il sindaco di Messina Federico Basile, la presidente del partito Laura Castelli, il deputato Nazionale Francesco Gallo e i deputati regionali messinesi Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto, insieme al coordinatore regionale Danilo Lo Giudice. Presenti anche il coordinatore cittadino di Sud chiama Nord Nino Carreri e la coordinatrice provinciale Melangela Scolaro unitamente a tutti i rappresentati degli oltre quattromila soci di Sud chiama Nord della provincia di Messina.
Diversi spunti di riflessione sono stati offerti, insieme a precisi messaggi politici.
Per quanto riguarda il progetto politico regionale, il leader di Sud chiama Nord si è detto pronto a fare un passo indietro rispetto alla presidenza della regione siciliana a condizione che vi siano le giuste condizioni, ovvero un quadro politico alternativo e rinnovato sia nel centro sinistra che nel centro destra.
“Non sono innamorato del mio sogno di diventare Presidente della Regione. Il mio obiettivo è contribuire a cambiare la Sicilia e, se per farlo dovrò rinunciare e fare un passo indietro, sono pronto. Sono pronto anche a essere il numero due di una nuova coalizione, una nuova classe politica che sappia rappresentare i nostri obiettivi e i nostri valori, perché anche da numero due sono certo di poter dare il mio contributo di buon amministratore così come stiamo facendo nei palazzi municipali che amministriamo.
Alla Presidente Laura Castelli e al deputato Francesco Gallo abbiamo dato e rinnoviamo il mandato di definire strategia nazionale. Sud chiama Nord, lo dicono anche i sondaggi, oggi comunque ha un peso anche a livello nazionale e di questo bisognerà tener conto.
Noi abbiamo dimostrato di saper ricambiare la fiducia riposta nel nostro progetto con l’azione amministrativa. Lo dimostra la nostra storia politico amministrativa. Oggi siamo all’opposizione e lavoriamo per incidere sul cambiamento, perché non vogliamo che questa terra continui a essere governata da ‘padroni con il catetere!’ Apriamo al dialogo, ma dettiamo le condizioni. Il centrodestra deve sapersi rinnovare e la stessa cosa vale per il centro-sinistra che deve essere in grado di uscire dalla fase degli oppositori di professione o della patente a punti. Sia chiaro, noi rimaniamo opposizione al governo Schifani e a questo centrodestra.”
Al centro dell’incontro è stata posta anche la crisi idrica regionale che ha coinvolto la città di Messina.
“Lo abbiamo detto più volte,” ha affermato De Luca. “Ora abbiamo messo in fila tutti gli atti che inchiodano la Regione alle proprie responsabilità. Messina è stata vittima di azioni di cecchinaggio, per le quali i responsabili saranno chiamati a rispondere non solo in sede politica ma anche in quelle giudiziarie.”
“Mercoledì,” ha aggiunto il sindaco Basile, “saremo all’ARS in IV Commissione per discutere di quanto accaduto a Messina. Le inefficienze della Regione sono palesi e noi siamo pronti a far valere le nostre ragioni anche in sede giudiziaria, perché oggi più che mai è chiaro che qualcuno ha deciso che Messina non doveva avere più acqua, basandosi su una ricostruzione errata di numeri e dati, con colpevoli ritardi.”