Corriere Università e lavoro: “Aggressioni e minacce in classe da Nord a Sud 133 casi in un anno”, Ministro Valditara: “Stop a episodi di violenza nelle scuole. Docenti e personale saranno difesi da Avvocatura dello Stato”, … potrei continuare all’infinito! Facciamo squadra, mi sento di dire, ma una squadra SPECIAL. “Abbiamo messo al centro l’uomo e non il risultato” da quel momento i miei ragazzi non solo si sono integrati nelle dinamiche sportive, ma, sono riusciti a includersi e creare un equilibrio armonico all’interno di una palestra specializzata nel tennistavolo stemperando rivalità e sete di vittoria”. Così Salvatore Caruso, formatore nazionale Special Olympics e mentore/allenatore di Massimo Girolamo, bronzo ai mondiali Special di Abu Dabi, ha introdotto il suo intervento al seminario “Sport linguaggio universale: inclusione e multietnicità “promosso dall’associazione Nazionale Stelle, Palme e Collari d’Oro al Merito del CONI e del CIP di Messina. Caruso, Massimo, con la promessa di un approfondimento, in due parole, cos’è per voi Special Olympics? Caruso: “è l’inclusione, il luogo dove mondi diversi si incontrano e decidono in modo paritetico di costruire un percorso insieme per un mondo migliore attraverso lo sport.” Massimo: avevo deciso di lasciarmi andare, “Special” mi ha aperto la stanza del buio e fatto arrivare ad Abu Dhabi dove ho trovato una medaglia e vinto la voglia di tornare a vivere! Se qualcuno coltiva ancora dubbi sul come risolvere il problema della violenza che ha pervaso la società tecnologica e “liquida”, compreso la scuola, vi invito a visionare la clip, a corredo dell’articolo, realizzata in occasione di un progetto scolastico dagli esiti eccezionali e una ricaduta concreta, per bambini e insegnanti, sul rispetto e la voglia di vivere in classe e fuori!