UniME, con la CINI Challenge sono nate delle idee per la creazione di start-up innovative nell’ambito delle Intelligenze Artificiali

Dalla CINI Challenge, sono nate delle idee per la creazione di start-up innovative nell’ambito delle Intelligenze Artificiali. L’Evento si è tenuto presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina nell’ambito della 10° Conferenza nazionale dedicata all’Information and Communication Technologies (ICT) per Smart Cities e Communities.

Annualmente il Laboratorio “Smart Cities e Communities” del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) si riunisce in occasione della “Conferenza I-CiTies”, che quest’anno è stata ospitata dall’Ateneo di Messina. Il Laboratorio organizza la CINI Smart City University Challenge, che vede la partecipazione di alcuni gruppi di studenti di diverse Università italiane competere nella definizione e realizzazione di un prodotto/servizio nell’ambito delle smart cities.

Come nelle passate edizioni, alla Challenge hanno partecipato gli studenti dei corsi di laurea triennali e magistrali; nonchè i dottorandi dei corsi di dottorato di ricerca ed i neolaureati nell’ambito informatico ed elettronico. L’obiettivo primario della Challenge è quello di coinvolgere i giovani, sensibilizzarli ai problemi di sostenibilità delle città, stimolare la loro fantasia nel proporre nuove idee, soluzioni e servizi per “disegnare” la città del prossimo futuro.

L’edizione 2024 della CINI Challenge ha proposto come tema indicativo quello della “Sostenibilità delle smart cities”. Ogni gruppo partecipante è stato libero di affrontare la tematica nel modo ritenuto migliore e confacente alla sfida, occupandosi di un qualsiasi aspetto di sostenibilità ambientale e sociale di una smart city. La Challenge si è sviluppa in due fasi.

Nella prima fase, i singoli Atenei hanno selezionato il team che ha realizzato il miglior progetto comprensivo di prototipo su una tematica assegnata; tale elaborato è stato valutato da una commissione di docenti valutatori (il progetto può essere assegnato nell’ambito di un insegnamento, una attività extracurriculare, mediante specifici hackathon, ecc…).

Nella seconda fase, che quest’anno si è svolta a Messina all’interno della 10° Conferenza I-CiTies 2024, i team vincitori della selezione locale sono stati impegnati nell’integrazione dei propri servizi con quelli realizzati dai gruppi degli altri Atenei. In questa occasione i team si sono sfidati all’interno di un hackathon nel quale hanno assolto il compito loro assegnato. La valutazione di questa fase è assegnata a dei valutatori, che devono giudicare le competenze richieste, tra le quali quelle di sintesi e di capturing dell’ascoltatore nel presentare il proprio prodotto. La competizione di quest’anno ha visto sfidarsi i gruppi sul tema “Rivoluzione verde e transizione ecologica. Smart city e energia green”. I giovani sfidanti hanno avuto modo di presentare i loro progetti.

Il premio in denaro, per i vincitori della Challenge, è stato messo a disposizione da ZeroDD, un’azienda di ICT di Lecce fondata dall’ex studente dell’Università degli Studi del Salento Ing. Luca Lotti, ed attuale CEO.

L’Ing. Lotti dimostra sempre ampia disponibilità e ampiezza di vedute, supportando valide iniziative poste in essere dai giovani di carattere innovativo. L’azienda ZeroDD ha proposto il tema della seconda fase, cioè l’utilizzo degli open data della Regione Puglia.

Il Prof. Ing. Roberto Vergallo dell’Università degli Studi di Lecce ha coordinato le diverse fasi e presentato la Challenge ai numerosi partecipanti intervenuti nella citata 10° Conferenza.

Va sottolineato che nel coso della Conferenza in trattazione sono stati presentati ed illustrati, altresì, oltre 50 Progetti innovativi realizzati nell’ambito delle Intelligenze Artificiali inerenti le Smart Cities e Communities.

Da queste idee si possono sviluppare delle “start-up innovative 5.0”, in modo da coinvolgere non solo gli studenti ed i neolaureati dei corsi di laurea triennali e magistrali in Informatica ed Elettronica, ma anche quelli di Economia; infatti, con un “sapere pluridisciplinare” (tecnico/manageriale) è possibile realizzare, attraverso delle azioni sinergiche, delle idee imprenditoriali innovative tese alla realizzazione di nuove aziende e/o allo sviluppo di quelle esistenti con la creazioni di nuovi rami aziendali Hi Tech. La Città di Messina possiede diverse “risorse” utilizzabili per gettare le basi per creare aziende innovative e sviluppare il territorio. L’auspicio, dunque, è quello di veder trasformate le idee che sono scaturite dalla CINI Challenge ed i progetti presentati in realtà aziendali funzionanti!

Di recente Messina è stata protagonista, anche sullo scenario nazionale ed internazionale di alcuni eventi/attività di un certo spessore, come ad esempio la seconda edizione del Sud Innovation Summit; la decima edizione della Conferenza nazionale dedicata alle ICT (in trattazione); la creazione della I-Hub dello Stretto, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, solo per citarne alcuni.

Sotto il profilo scientifico, alcuni docenti dell’Ateneo Peloritano, nell’ultimo periodo, sono stati autori di specifiche pubblicazioni; basti citare: il lavoro realizzato dai docenti Carlo Vermiglio (di UniME) e Vincenzo Zarone (dell’Ateneo di Pisa) che, dopo un attento studio, hanno realizzato una interessante pubblicazione dal titolo “Smart City nella prospettiva economico aziendale”, edita dalla Giappichelli Editore di Torino; mentre, i docenti messinesi Rosa Albanesi e Lara Gitto, unitamente ai docenti Alina Bădulescu, Daniel Bădulescu, Darie Gavriluț (dell’Università di Oradea – Romania), sono stati gli autori di una pubblicazione dal titolo “Innovative startups and the challenge of artificial intelligence: some insights from Italy and Romania” pubblicata sul Journal of European Economy, nella quale sono state analizzate anche le peculiarità delle start innovative nell’ambito delle Intelligenze Artificiali inerenti i due Paesi.

Occorre, altresì, ricordare le attività di studio compiute dal Centro di Ricerca sui Bilanci Aziendali (CeRBA) dell’Ateneo di Messina, diretto dal Prof. Antonio Del Pozzo – docente di Sistemi informativi aziendali e start up – che di recente sono state illustrate nel corso di un Seminario dal titolo “Le dinamiche occupazionali e l’andamento del costo del lavoro nelle imprese nella provincia di Messina”. Un altro contributo alla crescita dell’economia locale lo sta dando l’azienda SmartMe, che è ormai diventata il fiore all’occhiello dell’industria informatica ed elettronica messinese.

Da quanto riportato, si evince che le premesse ci sono tutte affinchè la Città di Messina diventi ben presto centro di eccellenza nel settore della ricerca e dello sviluppo ed attuazione di valide “idee imprenditoriali 5.0”, in modo che il territorio possa finalmente emergere sullo scenario economico nazionale ed internazionale!

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