Presenti il sindaco Federico Basile e l’assessore alla Protezione civile Massimiliano Minutoli, ha preso il via oggi, lunedì 7 ottobre, alle ore 9.08, l’esercitazione di Protezione civile “Messina Risk SIS.MA. 2024”, giunta alla XIII edizione, che anche quest’anno si inquadra nella Settimana nazionale della Protezione Civile, promossa dal DPC, e che prevede l’attuazione di interventi di emergenza a seguito di un terremoto e successiva onda di maremoto, e serve per testare il nuovo Piano di Protezione civile, approvato dalla Giunta comunale e dal Consiglio comunale con delibera n. 68 del 3/4/2024.
L’evento, in programma a Messina sino a sabato 12 ottobre, è promosso dall’Amministrazione comunale, con il supporto dell’esperto delle attività di Protezione Civile Antonio Rizzo, che segue la direzione ed il coordinamento delle esercitazioni e delle attività. L’obiettivo è promuovere e sensibilizzare la collettività sui temi di protezione civile e sulle buone regole da adottare, incentivando nei cittadini le azioni che ciascuno può e deve compiere per contribuire alla riduzione del rischio per fare scelte consapevoli, prepararsi all’emergenza, affrontarla e superarla.
“MESSINA RISK SIS.MA. 2024” si svolge in collaborazione con la Prefettura di Messina, i Dipartimenti Nazionale e Regionale della Protezione Civile, e con il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Messina, della Marina Militare, delle strutture sanitarie, della sala operativa del 118, dei Vigili del Fuoco, Brigata Aosta, Mise, Corpo forestale, Croce Rossa e di tutte le Istituzioni, Enti ed Associazioni di Volontariato di protezione civile presenti sul territorio comunale.
L’iniziativa si inquadra nella campagna delle Nazioni Unite UNISDR “Making Cities Resilient” e nei relativi dieci punti essenziali del Protocollo di Sendai. Le priorità d’azione del processo complessivo di pianificazione del rischio di disastri devono contribuire ad un continuo accrescimento della consapevolezza dei rischi territoriali e della resilienza territoriale. L’esercitazione prevede un terremoto simulato nell’area sismica dello Stretto di Messina classificata come un’emergenza di tipo C (D.Lgs. N. 1 del 2 gennaio 2018 “Codice della Protezione Civile”) con magnitudo (M) Richter 6.3 ed intensità IX grado della scala mercalli (MCS) che, per intensità ed estensione, deve essere fronteggiata con mezzi e poteri straordinari. Nel tempo più breve possibile, dopo il sisma, l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) comunica al DPC (Dipartimento della Protezione Civile Nazionale) i parametri dell’evento (comunicazione virtuale per l’esercitazione) in termini di localizzazione, magnitudo e profondità dell’ipocentro. Lo scopo dell’esercitazione è quello di determinare e verificare, attraverso l’omogeneizzazione di procedure e linguaggi, l’impiego coordinato delle singole componenti e strutture operative, e nelle attivazioni previste si terrà conto della vulnerabilità degli edifici, delle infrastrutture e delle reti di erogazione dei servizi essenziali.