Il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina ha ospitato il Seminario “Occupazione e Imprese nella provincia di Messina: Quali prospettive per il Welfare?” e sono stati presentati i risultati della ricerca su “Le dinamiche occupazionali e l’andamento del costo del lavoro nelle imprese nella provincia di Messina”, elaborata dal Centro di Ricerca sui Bilanci Aziendali (CeRBA) dell’Ateneo Peloritano, diretto dal Prof. Antonio Del Pozzo, Ordinario di Economia Aziendale presso l’Ateneo di Messina, in sinergia con il Sindacato UIL di Messina.
Ha introdotto l’assise il Prof. Michele Limosani, Direttore del Dipartimento di Economia dell’Ateneo di Messina, il quale ha sottolineato che la Ricerca realizzata dal CeRBA è il frutto di un lavoro svolto all’interno del Dipartimento, in quanto non sono stati utilizzati né i dati Istat, né quelli della Camera di Commercio di Messina; ma, per la prima volta è stata condotta una analisi indipendente sul mercato del lavoro della provincia di Messina, utilizzando i dati che sono stati ricavati dall’analisi dei bilanci delle imprese messinesi degli ultimi quattro anni.
Il report è stato illustrato, al numeroso uditorio presente, dal Prof. Antonio del Pozzo, la cui elaborazione dei dati di bilancio è stata curata dalle Dottorande di ricerca Dott.ssa Giulia Cattafi e Dott.ssa Federica Tonnarello.
Come ha sottolineato il Prof. Del Pozzo “Il Progetto di ricerca rientra tra quelli della così detta terza missione, cioè la collaborazione posta in essere tra l’Ateneo di Messina e gli altri soggetti istituzionali presenti sul territorio; nello specifico il Sindacato UIL di Messina, che si è dimostrato sensibile e interessato ad approfondire la ricerca economica per trarne delle utili indicazioni, anche sulla evoluzione dei settori produttivi interessati”. Il Docente ha aggiunto che “E’ un progetto aperto anche ad altri enti e associazioni che ne volessero far parte”.
I Bilanci delle aziende esaminate sono stati elaborati con le nuove tecniche della business intelligence (BI). Sono stati analizzati i bilanci depositati dalle società di capitale negli ultimi 4 anni dalle imprese della provincia di Messina, al fine di desumere l’andamento dell’occupazione e del costo del lavoro; inoltre, sono stati elaborati i dati sull’occupazione forniti dall’INPS. Per permettere un benchmark sono stati esaminati anche i bilanci delle imprese delle provincie di Reggio Calabria e Reggio Emilia.
Il Prof. Del Pozzo ha evidenziato che “Il quadro che ne emerge è quello di una forte difficoltà delle imprese della provincia di Messina. Si segnala un costo medio del lavoro che nei quattro anni non ha neppure recuperato l’inflazione e un numero di occupati in moderata decrescita anche nel 2022. Ciò appare anche una conseguenza di bassi tassi di investimento, di indebitamento e di capitalizzazione delle imprese”.
Dalla Ricerca scaturiscono dei dati preoccupanti, in particolare per il basso tasso di occupazione, con circa 1 occupato ogni 7 abitanti della provincia di Messina; contro 1 occupato ogni 3,3 abitanti della Provincia di Reggio Emilia.
La formazione come ha ribadito il Prof. Del Pozzo, è un fattore strategico per poter sviluppare l’economia locale ed occorre cercare di attrarre imprese e fare squadra ed un segnale positivo proviene dalla tendenza a creare startup innovative formate da giovani. In merito, un certo successo lo ha registrato l’azienda di informatica ed elettronica messinese SmartMe, che – nata come spinoff del Dipartimento di Ingegneria – si è ben presto sviluppata, diventando una società di capitali al cui interno lavorano decine di giovani ingegneri e che ormai esporta i propri prodotti e servizi in diverse nazioni, rafforzando sul mercato internazionale delle alte tecnologie il Made in Messina!
Il Seminario è stato presieduto dal Dott. Ivan Tripodi, Segretario Generale del Sindacato UIL di Messina, che nelle proprie conclusioni ha sottolineato che “La fotografia che ne esce è preoccupante ed è anche un segnale per le imprese e le associazioni datoriali del territorio, in modo che esse possano porre in essere tutti i meccanismi necessari per poter sviluppare l’economia locale”. Un reale sviluppo si può ottenere facendo rete tra i soggetti istituzionalmente preposti.
Si è anche soffermato sugli incidenti sul lavoro, che sotto il profilo statistico si verificano soprattutto nei casi di lavoro nero, trattando la sicurezza sui luoghi di lavoro. Ha lanciato lo slogan “Zero morti sul lavoro”, aspetto preminente affinchè si possa parlare di “economia civile e moderna”!
La Dott.ssa Luisella Lionti, Segretaria Generale del Sindacato UIL Sicilia, ha precisato che “Questo studio è importante, in quanto rappresenta uno spaccato dell’economia messinese, caratterizzata dalla presenza di numerose piccole realtà imprenditoriali, che diverse volte sono meno organizzate rispetto a quelle di maggiori dimensioni”. La Segretaria Regionale ha, altresì, ricordato che “Il lavoro deve essere dignitoso, equamente retribuito e sicuro”; in modo almeno di ridurre gli infortuni e le morti sul lavoro; ed è “… basilare puntare sui giovani e sul welfare”. Ha concluso il suo intervento sostenendo che “…solo insieme possiamo cambiare l’economia dell’Isola!”.
Le conclusioni sono state affidate al Dott. Santo Biondo, Segretario Nazionale della UIL, che ha ringraziato il Prof. Del Pozzo per l’utile e cospicuo lavoro realizzato, nonchè il Prof. Limosani per l’ospitalità ed ha sottolineato che da questo Evento nasce “…la possibilità di costruire una rete di relazioni e di confronto su cui accendere delle riflessioni, in modo da sviluppare il Mezzogiorno d’Italia, puntando proprio sui giovani“.
Ha concluso il suo intervento sostenendo che “Bisogna promuovere sul Territorio momenti di confronto allargato con tutti i soggetti che hanno un ruolo per poter ragionare di occupazione, di benessere lavorativo e di qualità del lavoro”.
Il Seminario ha costituito un utile confronto tra diversi attori, con cui si è attentamente esaminato l’aspetto occupazionale della forza lavoro e lo stato di salute delle imprese, che caratterizzano la provincia di Messina.
La ricerca è nata primariamente dall’esigenza del territorio di poter comprendere le dinamiche dell’economia della provincia di Messina, in modo da poter analizzare e dunque valutare le decisioni che le pubbliche istituzioni ed i soggetti privati sono chiamati ad utilizzare in modo da poter arrivare ben presto ad un reale e concreto sviluppo economico della provincia messinese.
Sotto questo profilo il Centro di Ricerca sui Bilanci Aziendali, con le sue risorse umane, potrebbe contribuire notevolmente a sviluppare in un prossimo futuro delle ulteriori analisi in modo da contribuire fattivamente ad un reale e concreto sviluppo socio-economico del territorio da molti auspicato.
Pubblicato da Francesco Pellico